La mala pianta dell'insorgenza takfira non potrebbe sopravvivere in Siria (dove tutta la popolazione compatta la rifiuta e la combatte) senza le copiose "innaffiature" di armi, denaro e altre regalie dei paesi musulmani servi dell'imperialismo Usa e Sionista: Arabia Saudita, Qatar, Giordania e Turchia in primis. E proprio dalla Turchia venivano i sei agenti uccisi dalle forze armate siriane nel centro di M'asaran, nella regione di Ma’areh al-Naman, nel Governatorato di Idlib durante una delle ultime operazioni anti-terrorismo.
Insieme ai Turchi é morto il capo takfiro Ahmad Asaf, con cui evidentemente i sei stavano concordando la consegna di armi, esplosivi e munizioni da fargli rivolgere contro la popolazione civile indifesa nel velleitario tentativo di diminuire l'altissimo tasso di sostegno della cittadinanza verso il Governo legittimo del Presidente Assad.
Sembra inolte che anche un giornalista americano (o un agente della CIA travestito da giornalista) sia morto negli scontri, mentre si nascondeva all'interno di un bunker dei terroristi qaedisti. Questo gli insegnerà a farsi megafono della loro fasulla propaganda, più volte sbugiardata su queste stesse pagine.
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