"Milioni di volontari a cui attingere per inviare corpi di spedizione a combattere in Siria o per liberare la Palestina", questo e niente meno di questo ha affermato in pubblico il Comandante supremo della milizia Basij, Generale Mohammad Reza Naqdi, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Teheran.
I Basij, milizia del Riscatto degli Oppressi (cardine ideologico dello sciismo iraniano) sono uno dei baluardi e dei bastioni della Repubblica Rivoluzionaria Iraniana e proprio per questo sono uno dei bersagli preferiti della insincera propaganda ebraica e occidentale che ne parlano come se si trattasse di una specie di polizia segreta (come se ci fosse qualcosa di male a difendere uno Stato rivoluzionario coi metodi della polizia segeta! Le polizie segrete sono da accusare e condannare quando perseguitano i militanti anti-imperialisti e rivoluzionari, come fanno CIA, FBI, Shin Bet e altre istituzioni anglo-sion-americane).
Naqdi ha specificato che i Basij sono pronti a prender parte alla lotta in Siria e forse domani prenderanno parte anche a quella in Palestina; non a Gaza, però, perché come tutti hanno visto questa scorsa estate, grazie agli sforzi dell'Asse della Resistenza l'enclave costiera palestinese é in grado di difendersi da sola.
Il Comandante dei Basij ha concluso dicendo che la Repubblica Iranian cercherà di passare le stesse capacità e gli stessi addestramenti dati alla Striscia di Gaza anche ai combattenti della Resistenza in Cisgiordania.
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