Per fare fronte all'aggressione petrolifera vibrata obliquamente da Obama per mezzo dei suoi lacché sunniti degli emirati takfiri e wahabiti anche l'Iran, come la Russia di Putin, ha deciso di incrementare sensibilmente le proprie riserve di metallo giallo.
E, essendo la Persia una terra veramente benedetta dall'Altissimo quanto a ricchezze del suo sottosuolo (che oltre a Petrolio e Metano é anche ricchissimo di Rame, Minerali del Ferro, Bauxite e, appunto, Oro) la Repubblica Islamica Iraniana ha deciso di dotarsi di una grande e modernissima fonderia per il prezioso metallo, che é stata appena inaugurata a Zarshouran.
Il Vicepresidente Ishaq Jahagiri l'ha tenuta a battesimo ieri e ha dichiarato che, secondo le stime degli ingegneri, questa installazione (la più grande in attività in tutto il Medio Oriente e una delle più grande del mondo) produrrà tre tonnellate d'oro, una tonnellata e un quarto di argento e 500 kg di mercurio all'anno. Questo porterà la produzione iraniana d'oro a sei tonnelate l'anno, ma in futuro l'output aumenterà ulteriormente.
Lo scopo del potenziamento del settore minerario aurifero, come dichiarato dai dirigenti iraniani, é quello di portare il paese a produrre annualmente 25 tonnellate di metallo nobile l'anno, con un incremento di oltre il 400% rispetto ai livelli attuali.
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