In Libia continuano i combattimenti nell'area di Al-Hilal, dove le forze islamiste di 'Fajr Libya' lanciando un nuovo attacco contro il terminal petrolifero di Sidra hanno colpito con razzi una enorme cisterna di petrolio, incendiandola.
Nel terminal di Sidra esistevano diciassette enormi cisterne, quella colpita ha propagato fiamme verso altre due che sono esplose trasformando una vasta area intorno ad esse in un paesaggio infernale; secondo quanto riporta Hamid al-Habuni, della compagnia che gestisce i terminal di Sidra, Ras Lanuf e Mersa el-Brega "Ci vorranno almeno sette giorni di lavoro ininterrotto per domare l'incendio, posto che personale ed equipaggiamenti adatti arrivino subito sulla zona del disastro".
Se le fiamme dovessero propagarsi anche alle altre quattordici cisterne si verificherebbe una vera e propria apocalisse.
Il fatto che i militanti di Fajr Libya cerchino attivamente di colpire i terminal (come hanno cercato di fare anche dal cielo) la dice lunga sul fatto che essi non possano permettersi un lungo assedio alle strutture, al termine del quale potrebbero prenderne possesso e usarle per i loro scopi.
L'atteggiamento da 'Crepi Sansone' con cui stanno conducendo le loro operazioni contro Al-Hilal dimostra che essi sono più interessati a negare l'uso dei terminal alle forze governative piuttosto che a conquistarle per sé stessi, prova evidente di quanto siano disperati.
Nessun commento:
Posta un commento