Il Ministro degli Interni del Governo libico in esilio nell'Est del paese, Omar al-Sinki, ha lanciato un appello agli Usa e all'Italia affinché inviino aiuti materiali e personale specializzato per affrontare l'emergenza in corso al terminal petrolifero di Sidra, nella regione di Al-Hilal, dove tuttora infuriano le fiamme.
Il rischio di una reazione a catena che distruggerebbe l'impianto e causerebbe una vera e propria catastrofe ecologica é ancora molto alto; nonostante siano passate 48 ore dallo scoppio delle fiamme i pompieri libici, inesperti e privi di attrezzature adatte, non sono riusciti a venire a capo della situazione.
L'incendio come i nostri lettori ricorderanno é scoppiato in seguito ai combattimenti tra le forze regolari che difendono l'impianto (insieme a quelli di Ras Lanuf e Mersa el-Brega) e i miliziani islamisti di Fajr Libya sostenuti da Erdogan e dall'Emiro del Qatar.
Questo evento ha contribuito alla recente risalita di prezzo del greggio, il cui costo per barile era precipitato a causa delle manovre volute da Obama per tentare di mettere in difficoltà Mosca, Caracas e Teheran.
Nessun commento:
Posta un commento