"I seguaci del takfirismo sono per l'Islam una vergogna e un'onta più pesante di qualunque blasfemia disegnata pubblicata dalla stampa occidentale"; con queste linde e chiare parole Hassan Nasrallah, Segretario Generale e Leader supremo di Hezbollah ha messo ordine nel caos adeguatamente pompato e montato dai mass-media occidentali sulla strage di Parigi alla redazione dello straccio trotszkista Charlie Hebdo.
Ovviamente Hezbollah e il suo leader condannano la volontà offensiva dei vignettisti transalpini, sapendo benissimo che le vignette blasfeme non erano mirate contro l'ISIS o Al-Qaeda ma erano un veicolo a consumo interno per marchiare il musulmano fancese e dirgli, ricattatoriamente: "Se vuoi 'integrarti' devi ingoiare QUESTO", ma ovviamente tale schifoso disegno che vorrebbe creare una specie di dhimmitudine islamica non giustifica affatto terrore e stragi.
Anche il Movimento palestinese di Resistenza Hamas ha dichiarato che "Quanto avvenuto sulle pagine del settimanale francese, pur condannabile, non può mai giustificare o rendere accettabile l'omicidio" e ha stigmatizzato "Il boia Netanyhau per i suoi scomposti e ridicoli tentativi di collegare la lotta del nostro movimento di liberazione nazionale con gli attacchi degli estremisti francesi".
Bisogna dirlo ai liberal che speculano a loro volta e a modo loro persino sui discorsi di Nasrallah,pensando che stia giustificando l'attivismo propagandistico dell'Occidente.
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