Il Comandante della milizia popolare iraniana 'Basij' (Mobilitazione degli Oppressi); il Generale Mohammed Reza Naqdi ha commentato, rivolgendosi ai microfoni di un'agenzia stampa iraniana, che il cosiddetto 'Califfato' dell'ISIS non ha i mezzi e le capacità per porre credibili minacce ai confini dell'Iran.
Il Generale Naqdi ha articolato che, dopo un primo momento in cui, specialmente in Irak, il gruppo takfiro sembrava poter godere di una qualche accettazione, se non proprio di sostegno diretto, dagli abitanti sunniti dei territori che aveva occupato, esso ha fatto prestissimo a scialacquare questo patrimonio di 'simpatia' da parte dei locali con le sue politiche bigotte e sanguinarie.
In seguito, grazie alla pronta reazione militare e popolare irakena, adeguatamente sostenuta anche dalla Repubblica Islamica, con invii di equipaggiamento militare e di consiglieri tattici e strategici, le posizioni dell'ISIS/Daash si sono ristrette e indebolite a tal punto da non rappresentare, nemmeno in ipotesi, una minaccia per l'Iran.
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