Migliaia di cittadini turchi di religione Alevi (alawiti turchi) si sono radunati a Istanbul per domandare il rispetto di Diritti e Libertà che il Governo islamista ikhwanita di Recep Erdogan calpesta e nega loro ormai da anni.
La Federazione Fondazioni Alevite ha radunato i suoi iscritti nel quartiere di Kadikoy e li ha condotti in marcia verso Piazza Iskele. Tra i diritti negati dal regime islamista di Ankara: il riconoscimento dei luoghi di culto Aleviti (Cemevis) e l'imposizione di ore obbligatorie di religione a scuola che fanno attivo indottrinamento di islamismo sunnita incredibilmente bigotto e settario.
"L'ambizione governativa a imprimere la propria visione sui cittadini ha dato origine a un sistema che ignora le differenze religiose presenti nella ricca e variegata società turca" ha dichiarato Fevzi Gumus, Presidente della Federazioen Alevita-Bektashi.
Anche aderenti del Partito Laburista, del Partito di Libertà e Solidarietà e del Sindacato Turco del Personale Scoalistico hanno dato il loro appoggio alla manifestazione. Gli Alawiti Turchi si vedono seriamente minacciati da Erdogan, che sostiene e rifornisce attivamente l'ISIS, colpevole di stragi e attentati contro gli Alawiti siriani, gli Sciiti e i Cristiani siriani e irakeni e gli Yazidi irakeni.
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