Forze del regime ebraico hanno nuovamente preso di mira i pescatori della Striscia di Gaza al largo di Al-Sudaniya, nella parte Nord dell'enclave palestinese assediata, ferendo due di loro, uno dei quali in maniera molto grave. Il responsabile del Sindacato Pescatori di Gaza, Nizar Ayyash, ha identificato le vittime come Eid Muhsin Bakr e Ziad Fahd Bakr, non si sa, allo stato attuale, quale dei due sia il ferito grave.
Altri tre pescatori sono invece stati rapiti dalle motovedette sioniste.
In seguito alla sua sconfitta nell'ultimo "round" militare contro Gaza il regime ebraico era stato costretto ad accettare il raddoppio della fascia di mare accessibile ai pescatori di Gaza nei termini dell'armistizio mediato dall'Egitto; tuttavia, solo poche settimane dopo, le angherie sioniste ai pescatori ripresero come se nulla fosse accaduto. Ovviamente, siccome nessuno fa pagare dazio al regime ebraico per le sue intemperanze, i Palestinesi del ghetto assediato si sono ritrovati nella medesima situazione di prima.
Nella Striscia di Gaza circa 50.000 persone si guadagnano il pane nell'industria della pesca o nel suo indotto; questi lavoratori, come i contadini che hanno orti, poderi e appezzamenti nelle campagne alla periferia della Striscia, sono presi di mira dal regime ebraico visto che producono cibo che non può venire controllato dallo shylockiano strangolamento economico imposto da Tel Aviv alla Striscia di Gaza.
MALEDETTI!!!
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