A conferma di come la vittoria diplomatica del Dossier Nucleare abbia energizzato la Repubblica Islamica lanciandola in una girandola di iniziative diplomatiche volte a consolidare il proprio riconosciuto ruolo di potenza regionale il Ministro degli Esteri di Teheran Javad Zarif é da poco sbarcato a Beirut, capitale da cui inizierà un tour regionale volto a porre le basi per la composizione di molte agende, quella siriana in primis.
Al termine della tappa libanese, infatti, Zarif sarà a Damasco.
Con grande 'senso' del gesto simbolico Zarif prima di tutto si é recato al cimitero di Rawdat Shahidayn a rendere omaggio alla tomba del martire di Hezbollah Hajji Imad Mugniyeh (padre di Jihad Mugniyeh, protagonista della Resistenza fin dagli anni '80 e artefice della vittoria del 2006 contro i sionisti).
Secondo gli osservatori locali la visita di Zarif é soprattutto mirata a riconfermare ai Libanesi come la stabilità interna del Paese dei Cedri continui a essere una priorità per la Repubblica Islamica, specie alla luce dell'accordo nucleare.
Del resto la Guida Suprema Khamenei, pochi giorni dopo la firma di Vienna aveva dichiarato: "Le nostre priorità rimangono invariate: il sostegno al Popolo Palestinese, il sostegno al Popolo Yemenita, il sostegno ai Popoli e ai Governi Irakeno e Siriano, il sostegno ai combattenti della Resistenza libanese e palestinese continuano ad avere la nostra indiminuita attenzione".
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