venerdì 14 agosto 2015

Abadi castiga verbalmente il generale americano che vorrebbe dividere l'Irak!

Tant'é l'obiettivo inconfessato della (confusionaria e inefficace) politica americana in Irak é sempre lo stesso: dividere il paese per linee etnico-settarie per impedire che un Irak unito, forte, democratico si allinei stabilmente con l'Iran grazie alla sua classe dirigente prevalentemente sciita (guardacaso, emersa proprio in seguito all'invasione Usa del 2003, quando si parla di fare le pentole ma non i coperchi).

Recentemente il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Usa, Generale Raymond Odierno, ha ripetuto che "sarebbe necessario" dividere l'Irak in una zona curda e una sunnita, separandole dalla parte sciita del paese.

"Questo é un tipico esempio di dichiarazione irresponsabile che tradisce e rivela una profonda ignoranza della realtà politica e sociale irakena", ha prontamente replicato da Bagdad il Premier Haider Abadi, appena informato della 'sparata' proveniente dal Pentagono.

Già qualche mese fa era emersa la bizzarra proposta di "dividere l'Irak" direttamente a Washington DC (come se Washington avesse oggi come oggi la possibilità di decidere qualcosa in o per l'Irak), durante la discussione del bilancio per la Difesa alcuni parlamentari Usa avevano suggerito di 'riconoscere' come 'stati autonomi' l'organo di autogoverno curdo e la guardia nazionale irakena (composta in maggioranza da Sunniti) in modo da poterli finanziare senza passare per il Governo centrale di Bagdad.

3 commenti:

  1. Dottore,sicuramente si ricorda che Abedi qualche tempo fa, x fare piacere il Nero a Washington,cominciato criticare iran e ,,, . Mah.
    Vv la vittoria.

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    1. ????
      Abadi ha talmente frequentemente e profondamente lodato l'Iran e il suo intervento a favore del suo paese che non pensiamo che una critica isolata possa farlo anche solo sospettare d'alcunché.
      Bisognerebbe poi vedere perché e su cosa abbia criticato l'Iran, che per quanto lodevole e stimabile é comunque un'organizzazione umana e può anche compiere degli errori o delle mancanze.

      Sinceramente, riteniamo il suo atteggiamento troppo apodittico e tranchant e non adatto a interpretare realtà sfumate e complesse come quelle presentate oggidì dallo scenario politico mediorientale.

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  2. Beh, piu che il piano usa, sembrerebbe il piano sionista per medio oriente e africa islamica, ma, in gran parte, attuato dagli usa.

    Mondo cane (non Grimaldi).

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