Per mesi e mesi la vigilanza delle autorità libanesi e dei militanti di Hezbollah sono riuscite, congiuntamente, a evitare che in Libano si ripetessero i sanguinosi attentati takfiri che avevano colpito la comunità sciita nell'estate 2013.
Purtroppo questa volta, proprio dopo le importantissime vittorie riportate dai volontari di Hezbollah sui campi di battaglia siriani, un complotto takfiro portato avanti dall'ISIS é riuscito a portare tre attentatori-suicidi nel centro del popoloso quartiere di Burj al-Barajneh a Beirut Sud e due di essi sono riusciti a farsi esplodere in mezzo alla folla che si trovava tra una moschea e un centro commerciale.
Alle sei di ieri sera nell'area di Ain Sikkeh la confusione gioiosa del giovedì sera (che nei paesi musulmani é come il sabato per i cristiani) é stata squarciata da due scoppi, distanziati di cinque minuti l'uno dall'altro in maniera che il secondo investisse i primi soccorritori.
Ci sono 41 morti accertati e oltre 200 feriti, forse 210, alcuni dei quali in gravissime condizioni; moltissimi Sciiti da Dhaiyeh e altri quartieri di Beirut si sono precipitati a donare sangue, mentre Hezbollah ha già emesso un comunicato di condoglianze in cui denuncia la matrice del 'Daash' di questo attentato e avverte: "I nostri uomini si prenderanno la loro vendetta in Siria".
E Hezbollah non parla MAI a vanvera.
Azz...un giorno prima di Parigi..
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