lunedì 5 marzo 2012

L'ambasciatore Roknabadi a Beirut:: "L'Iran sarà sempre a fianco dei Palestinesi, guai ai re-fannulloni del petrolio che cercano accordi e alleanze con Sion!"


L'ambasciatore iraniano a Beirut, Ghazanfar Roknabadi ha reiterato il sostegno di Teheran per il popolo palestinese nei suoi sforzi per raggiungere la liberazione di tutti i territori sottoposti all'occupazione sionista. "La Repubblica Islamica rimarrà a fianco della nazione palestinese nel suo sforzo di emancipazione e di redenzione dei territori occupati, fino alla completa riconquista della sovranità interrotta dall'invasione sionista e dalla creazione dell'iniquo regime dell'Apartheid ebraico", ha dichiarato l'ambasciatore a una conferenza tenutasi ieri a Beirut dal titolo: 'La Dichiarazione di Al-Quds come capitale di Palestina, araba e musulmana'.

Il diplomatico iraniano ha aggiunto che l'Iran continuerà a sostenere la nazione palestinese nonostante i complotti politici, militari ed economici delle arroganti potenze imperialiste mirati a dissuadere la Repubblica Islamica dal sostenere i movimenti e i partiti della Resistenza in tutta la regione. Roknabadi ha aggiunto che i territori palestinesi, estesi dalla Valle del Giordano fino al Mar Mediterraneo, saranno liberati solo insistendo sul sentiero dell'Unità e della Resistenza e non indugiando su quello degli accordi divisivi e parziali, dei 'riconoscimenti' e dei 'negoziati' con gangster che hanno dimostrato in ogni occasione di essere incapaci di trattative e di capire unicamente il linguaggio della forza.

La questione principale, ha articolato Roknabadi, é quella di Gerusalemme Est, del Nobile Santuario di Al-Aqsa e della Cupola della Roccia, sottoposti ad attacchi e offese nel corso della criminale politica di giudaizzazione voluta dal Governo sionista e dai suoi padrini americani; tutti i paesi musulmani dovrebbero unire risorse e iniziative per correre in soccorso di questi potenti simboli della Storia, della Cultura e della Religione islamica, ma certi esponenti del Mondo Arabo, invece, preferiscono farsi complici di Israele per attaccare la Siria e rendere omaggio in visite "segrete" agli occupanti sionisti della Palestina, promettendo accordi commerciali e altro ancora, piuttosto che prestare il loro contributo a favore dei fratelli palestinesi oppressi.
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