Le autorità giudiziarie irakene non hanno atteso tempo e, terminato da poco il ritiro completo e definitivo delle truppe di occupazione americane, hanno spiccato mandati di cattura per il Vicepresidente Tarek al-Hashemi per avere orindato l'assassinio di diversi ufficiali governativi e generali a lui avversi negli ultimi anni. Gli omicidi furono portati a termine da alcune sue guardie del corpo e responsabili della sicurezza, pagati tremila dollari a morte e minacciati di rappresaglie contro parenti e familiari se si fossero rifiutati di portare a termine le macabre consegne.
La decisione del mandato d'arresto é stata emessa da una speciale commissione di cinque membri che ha indagato a lungo le accuse fino a raccogliere prove schiaccianti contro la seconda carica del Governo tuttora in carica. Sono tredici i sicari arrestati la settimana scorsa tra lo staff vicepresidenziale, le cui conferme e confessioni sono state essenziali per chiarire gli ultimi punti oscuri della 'Anonima Omicidi' agli ordini di Hashemi.
Al momento di vedersi arrivare il mandato d'arresto Tarek Hashemi si trovava ad Irbil, nella parte curda del paese, dove doveva incontrare il Presidente Talabani; resta da vedere se anche esponenti del partito curdo o addirittura uomini dello staff presidenziale siano coinvolti in questo scandalo. Anche il collaboratore di Hashemi e suo compagno di partito Saleh al-Mutlak sarebbe indagato per favoreggiamento e complicità nell'ambito della stessa inchiesta. Hashemi e Mutlak fanno parte del Partito Iraqiya, che recentemente aveva deciso di ritirarsi dal Parlamento e dal Governo nel tentativo di bloccare le inchieste contro i suoi dirigenti.
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E la repubblica islamica che fa pulizia prima di papparsi l'Irac in un boccone!!!!
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