Col passare dei giorni pare che l'intenzione dichiarata dal Governo turco di dare un 'giro di vite' alle attività di sostegno al terrorismo wahabita sul suo territorio non debba essere considerata una mossa di facciata: infatti dopo il sequestro di esplosivi arrivati via nave ad Alessandretta poche ore fa a Reyhanli una nuova confisca di materiale terroristico ha avuto luogo.
Questa volta a cadere nelle mani della sicurezza di Ankara (oltre a un contrabbandiere) sono stati tre veicoli letteralmente zeppi di sostanze chimiche (soprattutto solfati) che potevano venire usate per creare gas tossici 'caserecci' come quelli usati dai terroristi ad Agosto 2013 nell'ingenuo tentativo di fornire a Barack Obama una giustificazione per i suoi progettati bombardamenti.
A questo proposito val la pena di ricordare che secondo l'OPCW il Governo di Assad ha completato tutti i passi necessari a permettere il censimento delle sue risorse chimiche belliche e permetterne lo smantellamento; ancora una volta si prova che l'unica 'minaccia chimica' in Siria proviene dai gruppi qaedisti e wahabiti.
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