I crudeli e insensati bombardamenti sauditi sullo Yemen non piegano la volontà di Resistenza del piccolo, coraggioso paese della Penisola Araba, che continua a impiegare al meglio le sue risicate forze armate, provate da lunghi anni di disordini interni, colpendo senza requie le basi e le strutture militari a Nord del confine.
Almeno 30 razzi pesanti hanno colpito la base militare di Zahran Sud, località della provincia di Asir, causando ingenti danni all'installazione. Quasi contemporaneamente un'altra raffica di 'Grad' e 'Zelzal' (i lanciarazzi 'artigianali' di produzione propria yemenita) sono piovute sul centro di comunicazioni militari di Mazhaf, nella regione di Jizan.
Anche in questo caso si vede come i combattenti yemeniti (siano essi Houthi, Comitati Popolari o militari dell'Esercito regolare) tentino di colpire innanzi tutto obiettivi militari, mostrando un raziocinio e un'efficienza che manca del tutto ai Sauditi, incapaci di centrare un obiettivo preciso che scaricano le loro bombe made in Usa e made in Europa a casaccio sulle città dello Yemen.
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