Aggiornamenti appena arrivati da fonti affidabili ci assicurano che sia stato occupato dai commando del Generale Souhail Hassan, il comandante in capo della "Forza Tigre".
Come si vede ormai meno di 100 Km restano tra la branca settentrionale della "tenaglia" che scende dalla Provincia di Aleppo e quella meridionale che invece si trova nell'Est della Provincia di Homs.
Qualora questo saliente venisse eliso e rettificato si passerebbe per i Siriani dal dover presidiare una sinuosa linea di front che occupa oltre 400 Km di estensione lineare a una molto più razionale, lunga solo un quarto.
Il che vorrebbe dire che almeno 10mila soldati (ma più probabilmente 15mila) che ora si trovano schierati a difesa dell'Autostrada Ithriyah-Khanasser sarebbero liberi di unirsi alla battaglia finale per la liberazione di Deir Ezzour!
Articolo strategicamente ineccepibile.
RispondiEliminaOltretutto notare come quella sottile striscia in mano al SAA che separa l'accesso a sud-ovest Aleppo dal deserto della provincia di Homs, triplicerebbe la sua estensione, rendendo così molto più difficile la penetrazione di contro-offensive e blitz colpisci&scappa nemici mirate a disturbare e ridislocare rinforzi dell'esercito per tappare i buchicreati. Quel punto dell''autostrada Autostrada Ithriyah-Khanasser è sempre stata storicamente attaccata dai terroristi per distogliere l'attenzione e metterla al sicuro una volta per tutte risparmierebbe tempo e uomini per permettere offensive mirate e durature.
Anche se di deserto 100 Km sono tanti.
RispondiEliminaAltra cosa e' se i takfiri si sentiranno minacciati di rimanere intrappolati in una enorme sacca ad est di Homs. In tal caso, non serve chiudere la tenaglia, ma spingere sul fronte dell'autostrada per Kanasser. Non dunque meno soldati, ma più soldati e mezzi per una campagna di mesi.
Meglio colpire duro verso Raqqa.
Federico
manca poco
RispondiEliminaFederico, vedrai che l'SAA farà la cosa migliore e più giusta. Ormai 6 anni di guerra urbana e desertica così esperienza non li ha nessuno nel mondo, dal 1944.
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