Yamen e Yasser Ismail erano due fratelli siriani.
Arruolatisi per difendere la Patria dall'aggressione takfira, hanno combattuto sempre fianco a fianco.
Fin quando Yasser non é rimasto ucciso in combattimento, a pochi metri dal fratello.
Yamen, sotto il fuoco nemico, ha trascinato il corpo di Yasser fino a una zona sicura, in maniera da dare alla spoglia una dignitosa sepoltura e a sé stesso una lapide su cui piangerlo.
Questa foto sintetizza in un istante eternato per sempre in immagine, la disperata "pietas" e l'amore fraterno che spingono Yamen a rischiare la propria stessa vita per non lasciare incustodito il cadavere di colui il cui stesso sangue continua a scorrergli nelle vene.
Dopo questa assurda guerra dei sette anni, la statura umana dei Syriani sopravvisuti avrà raggiunto vette impensabili, mentre nel marcio occidente sta maturando una generazione di individui senza sesso, senza coraggio e totalmente privi di onore.
RispondiEliminaNon posso non pensare con vergogna al patto di amicizia fra l'Italia e la Libia ancora fresco di inchiostro e tradito dopo appena sei mesi... Impiccherei tutti i nostri politici. E quel che è peggio: un tradimento contro i nostri interessi oltre che contro l'onore nostro. Questo episodio rivela a 70 il DNA della classe politica insediati dagli Alleati: «cupidigia di servilismo”, come disse Vittorio Emanuele Orlando.
EliminaOnore a quest'uomo e a tutti gli altri di cui non sapremo mai il nome che hanno sacrificato la propria vita per un bene superiore, riposate in pace
RispondiEliminaONORE !
RispondiEliminaFabio