Haider Abadi, il Primo Ministro irakeno, sta vivendo momenti di gloria; le forze al suo comando infatti non solo hanno cacciato la 'curdaglia' di Barzani da Kirkuk e dai ricchi giacimenti petroliferi che essa aveva occupato nel 2014 approfittando del caos creato dall'ISIS (con cui, come provato su queste pagine, era in ottimi rapporti) ma hanno anche recuperato il controllo di Al-Qaim e, con essa, del più importante varco di confine con la Siria.
Non solo, ma la situazione ad Al-Qaim é talmente sotto controllo che il Premier si é potuto recare in visita sui luoghi che ancora pochi giorni fa erano controllati dai takfiri del "Daash", congratulandosi con i comandanti, gli ufficiali e gli uomini che li hanno riconquistati a tempo di record e piantando di persona la bandiera nazionale irakena nel suolo restituito alla patria dal valore e dall'efficienza dei suoi soldati.
Splendida foto
RispondiEliminaDa Anonimo Romano:
EliminaDomanda a chi sa:
E dunque le quattro (o quante erano) zone di descalation non sono più zone di spartizione della Siria come fu per la Germania nel 1945? Recuperando la Siria e l'Iraq la piena sovranità sul loro territorio, sigillando le rispettive frontiere, è andato fallito il piano israelo-statunitense di spartizione e di costruzione della Grande Israele?...
L'Irak è guidato da un vero patriota e i mangia spazzattura sono rimasti scornati, presto se ne dovranno tornare a casa.
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