Secondo rapporti filtrati dalle forze dell'ordine e dalla sicurezza di confine del regno ascemita di Giordania negli ultimi giorni si sono "moltiplicati a dismisura" gli arresti e le confische legate a episodi di tentato contrabbando di armi, esplosivi e munizioni attraverso il confine con la Siria, traffico che avrebbe come punto di destinazione la città di Dara'a, dove starebbero convergendo gli ultimi, sparuti gruppi di mercenari francesi, qatariani e turchi, oltre ai takfiri wahabiti di Al-Qaeda, snidati e messi in fuga da Homs, Baba Amr, Idlib e le altre località riprese in mano dalle forze governative con le ultime operazioni di lotta al terrorismo e all'insorgenza.
"Stiamo assistendo a una vera e propria esplosione del traffico di armi, giustificabile con la necessità, da parte degli istigatori dei disordini armati in Siria, di cercare di compensare le gravi perdite inflitte ai loro uomini dalla recente azione del Governo di Damasco", ha confermato una fonte interna alla sicurezza giordana. Secondo la stessa fonte, tuttavia, in maniera molto discreta ma molto efficiente gli uomini di Amman stanno strozzando i canali di transito delle armi uno dopo l'altro, sequestrando quantità di contrabbando sempre più imponenti.
La città di Dara'a, vicina al confine col regno ascemita, é stata uno dei primi focolai di turbolenza e attentati proprio perché, così prossima alla frontiera, era un punto di arrivo naturale per mercenari e tagliagole infiltrati in Siria dalle potenze coinvolte nel complotto anti-Assad.
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Ottimo articolo. tutto vero!
RispondiEliminaGrazie, cerchiamo sempre di attenerci ai più alti standard di qualità
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