venerdì 6 aprile 2012

Nuovo imbarazzo per la corte-canguro incaricata di implicare Hezbollah nell'omicidio Hariri: anche il Presidente capisce che é un organo illegittimo!


Che succede quando un'organismo giuridico si rende conto, da sé stesso, seguendo la lettera del Diritto, le consuetudini e i precedenti, della sua stessa illegittimità? E' il caso del cosiddetto 'Tribunale Speciale per il Libano', corte-canguro voluta da Usa e Israele per ficcare il naso nelle questioni politiche del Paese dei Cedri, creata dopo l'assassinio di Rafic Hariri da parte del Mossad (che utilizzò all'uopo un drone senza pilota armato con un missile sperimentale tedesco fornito dalla compiacente Frau Merkel) e, nello specifico di accusare prima la Siria di aver voluto l'omicidio (pretesa bizzarra perché l'uomo d'affari ed ex-Premier si stava proprio riavvicinando velocemente a Damasco poco prima di venire assassinato) e, quando quella pista venne smentita, di puntare il dito contro Hezbollah.

Disconosciuto e avversato da tutti i Libanesi amanti dell'autonomia e dell'indipendenza del loro paese il 'Tribunale Speciale' (che ci piace considerare 'speciale' nello stesso modo in cui lo sono i mongoloidi) é passato attraverso varie peripezie, ultima in ordine di tempo quella legata alla mai troppo festeggiata dipartita del suo vergognoso Presidente Antonio Cassese, burattino di Washington e Tel Aviv, e il suo nuovo capo, David Baragwanath, ha messo poco tempo a capire, aiutato dalle considerazioni del capo della Difesa François Roux in testa a che razza di caravanserraglio sia stato messo.

Roux infatti ha fatto notare che, essendo stato istituito su richiesta e pressioni di Stati (Usa, Francia, Israele) diversi da quello dove é stato commesso il crimine i cui colpevoli dovrebbe individuare e giudicare il tribunale é essenzialmente un'agenzia incaricata da questi di interferire con la politica interna di uno paese sovrano e in quanto tale incostituzionale e illegittimo. Baragwanath si é salvato "in corner" citando il suo ruolo di presidenza e il contemporaneo scranno da lui occupato nella commissione appelli del Tribunale per significare la sua impossibilità a esprimere un giudizio sulle dichiarazioni di Roux. A parte che citando lo statuto del Tribunale Baragwanath ha confuso l'articolo 10 con il 12 quando ha detto che quest'ultimo lo obbliga a esprimere posizioni che rappresentano l'opinione ufficiale della Corte é evidente che le giustificazioni addotte non sono altro che artifici retorici e che lo stesso Presidente, terrorizzato dalla giustezza dei rilievi di Roux, teme il momento in cui, come l'imperatore nudo, tutta l'arbitrarietà e l'arroganza su cui, come su sabbia, sono state poste le fondazioni dell'STL verranno riconosciute come tali e l'intera arzigogolata e sghemba impalcatura del Tribunale Speciale rovinerà, fragorosamente, al suolo.
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2 commenti:

  1. Pura verità carissimo. Genere di informazione che non sentiremo mai nei media ormai pilotati classici. Bravo

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    1. E' bello vedere riconosciuti e apprezzati i nostri sforzi, fidiamo che vorrà sostenere questo blog con la sua costante e assidua lettura, grazie!

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