Ancora una volta, nonostante la buona volontà palestinese di tenere fede all'armistizio siglato dopo gli otto giorni di confronto armato dello scorso autunno, il regime ebraico di occupazione della Palestina si dimostra incapace di rispettare patti siglati e impegni presi (quando, disperato per l'esito elettorale dei razzi contro Tel Aviv, Dimona, Eilat, Benji Netanyahu -invariabilmente castigato alle seguenti elezioni- si affrettò a implorare un cessate-il-fuoco qualunque presso il Cairo).
Dopo il fuoco di cecchini di sabato scorso e il bombardamento aereo di avantieri ancora una volta i piloti sionazisti, membri dell'aeronautica più vigliacca della Terra, hanno lanciato bombe e razzi contro il campo profughi di Shati, uccidendo un civile e ferendone un altro.
La conferma é stata data poche ore fa dal Ministro della Salute di Gaza Ashraf al-Qudra che ha condannato vibratamente le azioni sioniste, totalmente arbitrarie e ingiustificate. Adesso é pieno diritto della Resistenza armata del ghetto palestinese riprendere in ogni momento e con ogni mezzo i lanci di razzi contro obiettivi sionisti.
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