Ancora armi chimiche, la più disumana e vigliacca delle rappresaglie, usate dall'ISIS per tentare di invertire il trend di sconfitte che sta incalzando da diverse settimane gli uomini dell'autonominato 'califfo'; l'ultimo attacco con gas é stato lanciato nella provincia occidentale dell'Anbar dove da diverso tempo le forze regolari di Bagdad tengono sotto pressione i wahabiti e li cacciano da posizioni che avevano occupato per settimane o per mesi.
Ormai però l'effetto sorpresa di quest'arma é svanito e, grazie a tempestive contromisure, sia gli uomini dell'Esercito che i residenti civili della zona colpita sono riusciti a mettersi in salvo, aiutati dalle caratteristiche dell'aggressivo usato (gas di cloro) che, essendo più pesante dell'aria, non si spande facilmente in assenza di forti venti.
Grazie all'imperizia degli utilizzatori, inoltre, diverse granate caricate a cloro non sono esplose all'impatto, limitando ulteriormente l'efficienza dell'attacco. Fortunatamente, quindi, non si sono registrati morti o feriti in conseguenza di questo grave atto, che tuttavia conferma come gli uomini del Daash non abbiano scrupoli od obiezioni morali a utilizzare anche le armi più orrende per i loro scopi.
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