Con l'enorme afflusso di fedeli sciiti a Karbala per la ricorrenza dell'Arbaeen (quest'anno nuovo picco di 20 milioni di pellegrini e nuovo record mondiale come 'più grande adunata umana del mondo') si potrebbe pensare che tutte le risorse e l'attenzione delle forze armate e di sicurezza irakene siano state concentrate su questo colossale evento che ha visto anche la partecipazione di esperti di sicurezza di Hezbollah.
In effetti durante lo svolgimento dell'adunata religiosa diverse operazioni terroriste dell'ISIS sono state intercettate e sventate: sette takfiri del 'califfato' sono stati uccisi e altri 24 sono stati arrestati prima che potessero attentare ai pellegrini, arsenali di armi e munizioni sono stati scoperti e confiscati, quattro autobombe sono state trovate e disinnescate, insieme a ventidue "mine" che dovevano essere disseminate sui viali di avvicinamento verso il mausoleo di Karbala, quattro gilet-bomba sono stati confiscati e tre ordigni in fase di preparazione sono stati scoperti prima che potessero venire completati.
Ma mentre tutto questo aveva luogo si tenevano contemporaneamente numerose operazioni aeree e terrestri negli altri teatri di scontro con l'ISIS/Daash tanto nella provincia occidentale di Anbar quanto nella parte settentrionale del paese.
In seguito ai raid, alle offensive, ai bombardamenti con aerei ed elicotteri siamo lieti di comunicare che non meno di 145 terroristi takfiri sono stati ridotti in terra per ceci nel corso delle ultime 48 ore. Questo dimostra che grazie al sostegno iraniano e russo, che continua inesausto ormai da mesi, l'Irak é in grado di gestire situazioni militari e di sicurezza molto differenti riportando importanti successi in ogni campo.
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