martedì 27 gennaio 2015

Corte egiziana rifiuta di definire Hamas 'organizzazione terrorista': soddisfazione a Gaza!


Il movimento musulmano di Resistenza Hamas ha accolto "con molta soddisfazione" la notizia che il Tribunale egiziano cui era stato chiesto di definire 'terrorista' l'organizzazione palestinese ha optato per ricusare la richiesta, citando sia la mancanza di prove in merito e anche la propria incompetenza giurisdizionale.

Ismail Radwan ha dichiarato che l'organizzazione  "vede positivamente" il fatto anche in previsione di un chiarimento con le autorità egiziane che a volte hanno accusato il movimento di 'connivenza' con la Fratellanza Musulmana e di ingerenza nelle faccende interne del Cairo.

"Speriamo che questa decisione costituisca una svolta decisiva nella ricostruzione di un solido, franco, fecondo rapporto tra l'Egitto e Hamas, specie col Governo della Striscia di Gaza", ha dichiarato il leader palestinese. La richiesta per la definizione di Hamas come 'ente terrorista' era stata avanzata dall'avvocato Samir Sabri.

5 commenti:

  1. Pure noi diciamo che Hamas nn sono terroristi, ma invece sono traditori.
    Poi con faccia d culo.
    Vv la vittoria.

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    1. Non tutti in Hamas hanno tradito la Resistenza, le Brigate Qassam hanno mantenuto la fedeltà e questo l'hanno riconosciuto anche Hezbollah e l'Iran

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  2. io nn parlo dei militari e combattenti onorevoli, io parlo d qualche stronzetti che si nominano così detti politici e lider d hamas, io questi manderei fare culo. :(
    vv la vittoria

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  3. Il problema e' che il governo egiziano non fara' nulla per dare seguito a questa sentenza.... Al Sisi mi sembra succube degli occidentali e di Sauditi ... non vedo novita' ...

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    1. Non si tratta affatto di sudditanza. I sauditi supportano Al-Sisi, in funzione anti Ikhwan, ed e' proprio questo il motivo principale (se non l'unico) per cui i sauditi hanno aiutato il generale Al-Sisi (che era il più giovane membro del Consiglio supremo delle forze armate egiziane, e che il 12 agosto 2012 ne divenne capo) a spodestare Mursi Il 3 luglio 2013, all'apice del dilagare delle proteste del movimento popolare Tamàrrud (l'esercito si era preventivamente coordinato con uno dei leader di Tamàrrud). I sauditi vedono Al-Sisi, come una garanzia nei confronti della fratellanza musulmana, e in tal senso non sbagliano. Da qui a definirlo succube dei sauditi, ce ne passa. Molto probabilmente l'esercito egiziano, si sarebbe mosso comunque contro Mursi.

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