Un oleodotto che permette di trasportare 22 milioni di tonnellate di greggio all'anno dall'Isola di Madae, a Myanmar (ex-Birmania) fino alla Cina é stato inaugurato ieri; l'opera, che copre da distanza di 771 Km é stata tenuta a battesimo dal Vicepresidente U Nyan Tun e dal Direttore Generale della Corporazione Petrolifera Nazionale Cinese, Liao Yongyuan.
La poderosa infrastruttura aiuta Pechino a essere meno dipendente dal traffico petrolifero via mare che passa attraverso il "Punto di Strozzatura" dello Stretto di Malacca, uno dei più sensibili 'chokepoints' dello shipping mondiale insieme a Suez, Bab el Mandeb, Gibilterra, e Panama.
La costruzione dell'oleodotto é durata dal giugno 2010 allo scorso maggio e ha visto impegnata la Corporazione Petrolifera Nazionale di Beijing e l'Impresa Petrolifera e Metanifera di Myanmar: i due partner controllano rispettivamente il 51 e il 49 per cento del progetto.
Nel 2013 un nuovo oleodotto tra Myanmar e la Cina ha visto l'inizio dei suoi lavori: Pechino e il paese dell'Asia Sudorientale hanno stretto accordi per la creazione congiunta di infrastrutture per ben 8 miliardi di dollari Usa solo nel 2014, forse questo spiega la strombazzante e mendace campagna sinofoba del New York Times, visto che gli Usa non possono sopportare l'idea che i paesi asiatici si sviluppino e si rendano indipendenti.
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