venerdì 30 gennaio 2015

Mansour Hadi e Khaled Bahah sono tenuti sotto controllo dai miliziani Houthi? La voce si diffonde, ma é fondata??

Il  Governo yemenita, anziché prendere la porta d'uscita visto che le dimissioni dell'Ex-premier Bahah lo hanno spogliato di ogni legittimità, ha lanciato un "allarme" dicendo che l'ex-capo dell'Esecutivo e l'Ex-presidente Mansour Hadi (anche lui dimissionario, in contemporanea con Bahah) sarebbero 'tenuti agli arresti domiciliari' dall'organizzazione Ansarullah, che recentemente, esasperata dalla doppiezza e dall'inaffidabilità delle istituzioni succedute al regime autocratico di Abdallah Saleh, ha preso il controllo della capitale Sanaa.

Evidentemente tale 'allarme' é strumentale ed é un segnale alle potenze reazionare sunnite, agli Usa e a Israele di intervenire pesantemente nella situazione interna yemenita che dopo molti anni sta finalmente vedendo completata la sua rivoluzione, ovviamente contro le aspettative e gli interessi delle potenze imperialiste che vorrebbero una Arabia Felix balcanizzata, divisa e indebolita, non certo autonoma, libera e schierata con l'Asse della Resistenza.

Fidiamo che Abdelmalik al-Houthi e i suoi seguaci riescano a tenere dritto il timone della situazione e impedire ingerenze e interventi esterni: LO YEMEN NON SI TOCCA!


2 commenti:

  1. Nn vi preoccupate, USA nn può intervenire e lo sapiamo anche perché. La facenda tamanita riguarda solo a'yemaniti, (( e fari interni )).
    Vv la vittoria.

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  2. C'e' da aspettarsi un "intervento internazionale" per "riportare la democrazia" ... il solito intervento fatto per rimettere al comendo i burattini wahhabiti ... sara' bene preparare le risposte adeguate ... Russia e Cina devono stoppare DA SUBITO ogni velleita' americana .... e rinforzare le difese ai confini ... e magari mandare anche qualche flotta per fare capire che le cose non sono come pensano americani sionisti e burattini vari ... un segnale anche ai sionisti spioni

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