Commentando la recente azione militare di Hezbollah presso le Fattorie di Sheeba, ha poi aggiunto: "L’attacco al convoglio israeliano, lanciato come rappresaglia, rappresenta l’unità tra Beirut, Damasco e Teheran".
Parlando del raid che ha ucciso miliziani sciiti libanesi e il generale iraniano Allah Dadi, Nasrallah ha dichiarato che la motivazione per l'atto proditorio era chiara e lampante: "Il nemico ha pianificato, calcolato e premeditato l’occasione per uccidere uomini di Hezbollah".
Sottolineando poi come Tel Aviv offra copertura con la sua aviazione ai terroristi mercenari nelle Alture del Golan, facendo riferimento alla presenza di militanti del Fronte al-Nusra in Siria al confine israeliano.
Nasrallah ha poi articolato come la decisione di rispondere colpo su colpo alle aggressioni sioniste non sia stata presa a cuor leggero, ma consapevolmente e metodicamente valutata, soppesata e infine presa al più alto livelo dell'organizzazione:
"Dal primo momento in cui siamo stati certi della vendetta, non abbiamo avuto alcun dubbio su di esso neanche per lo 0,01%. Il regime sionista doveva essere punito e questo valeva il sacrificio. L’operazione è stata avviata e si è conclusa senza che il nostro nemico avesse la minima idea di quello che stava accadendo. Questo è un messaggio per gli amici che a loro volta si trovano ad affrontarlo".
Nasrallah ha pienamente ragione: c'è un tumore che ha distrutto il mondo arabo dal 1948 ad oggi e si chiama Israele!!!!!!!!!!
RispondiEliminaFederico