Quarantaquattro persone sono morte e circa un'ottantina sono rimaste ferite a causa di attacchi terroristici nel Sinai. Un'autobomba ad altissimo potenziale é esplosa fuori dal Quartier Generale della 101esima Brigata dell'Esercito Egiziano ad Al Arish, importante centro della Penisola, dopodiché colpi di mortaio sono stati lanciati contro coloro che accorrevano per prestare soccorso, codarda misura per aumentare il bilancio di sangue.
Per riaffermare la propria totale estraneità a questi atti terroristici e per dimostrare al Governo del Cairo che Gaza controlla pienamente il suo territorio e che non offre asilo, base o rifugio a questi assassini il Governo di Hamas ha implementato strettissime misure di sicurezza nell'area di Rafah e lungo tutto il confine con l'Egitto.
Il Ministro degli Interni palestinese Eyd al-Bazm, in una conferenza stampa, ha dichiarato che il rafforzamento della sicurezza procederà per garantire a Palestinesi ed Egiziani la massima trasparenza su quanto accade di qua e di là dalla frontiera.
Se potessimo offrire un modestissimo suggerimento ad Al-Sisi e al suo Governo inizieremmo a guardare verso il regime ebraico per capire come e dove possano trovare asilo, rifugio e supporto i criminali colpevoli di questi atti contro il popolo egiziano e le sue istituzioni.
Io vorrei suggerire di scrivere sempre i nomi delle località utilizzando esclusivamente il criterio usato da Google-maps.
RispondiEliminaOvviamente per facilitare i lettori nella comprensione e nel controllo delle notizia
la notizia della bomba ad Al Arish è su tutto il web
Eliminaquesto - per come lo vedo io - é uno spazio di approfondimento e correlazione delle notizie, non un google maps e nemmeno la CNN,
il valore della notizia del Sig . Kahani è che mette in relazione quest'evento con le passate frizioni di Rafah
E' tristissimo dover sempre constatare, anche per i casi più semplici e intuitivi, la difficoltà che incontra il buon senso a svolgere il suo ruolo.
RispondiEliminaIo non sto chiedendo al sig. Kahani di farci lezioni di geografia.
Anzi, ritengo che al sig. Kahani faccia piacere che un suo lettore abbia la curiosità di andare a cercare su google-maps le località indicate nei suoi articoli.
Pertanto, data la difficoltà e la molteplicità delle possibili traduzioni dei nomi, ho osato sugerire di utilizzare un unico criterio, e cioè appunto quello indicato.
Quante parole bisogna sempre sprecare per concetti così semplici !