Nella presente congiuntura economica, caratterizzata dal pesante deprezzamento del barile di petrolio, le compagnie elettriche della Repubblica Islamica si sono dichiarate preparate e interessate ad incrementare le esportazioni d'energia e di servizi tecnici e ingegneristici nel settore elettrico verso i paesi confinanti.
Così ha dichiarato il Segretario del Consiglio Direttivo del Sindacato Industriale Elettrico dell'Iran, Alireza Kolahi, parlando ai microfoni della Shana, sottolineando il potenziale dei mercati irakeni, armeni e azeri e aggiungendo che il Governo di Teheran é deciso ad incrementare decisamente la porzione non-petrolifera dell'economia nazionale, proprio per mettersi a vento da situazioni come quella corrente.
Il Viceministro dell'Energia, Alireza Daemi, ha annunciato che l'Iran progetta di trasformarsi in un hub regionale dell'elettricità, grazie alla sua posizione strategica e alle sue grandi conoscenze tecniche per la costruzione di impianti generatori, arrivando in breve a ottenere da questo campo guadagni per oltre 20 miliardi di dollari annui.
Bravi ragazzi, se un paese se si basa il godanio soltanto sul uno,unico prodotto voldire che si ha ruvinato con le sue mani.
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