Non una ma due petroliere sono state tratte in salvo dal repentino intervento della 33esima Flottiglia dell'IRIN nel Golfo di Aden, tratto di mare prospiciente le Bocche di Bab el Mandeb (imboccatura meridionale del Mar Rosso), infestate da pirati africani, soprattutto somali, che cercano di abbordare le navi mercantili per saccheggiarne la cassaforte (dove spesso viene tenuto il denaro per pagare 'cash' transiti e diritti doganali) e a volte anche per sequestrarle e chiedere riscatto agli armatori.
Composta dal Cacciatorpediniera Martire Qandi, dalla nave-appoggio Bandar Abbas e dal Sottomarino 'Tareq', la 33esima flottiglia era partita per la sua crociera di pattugliamento lo scorso 19 gennaio; nei suoi programmi ci sono anche visite a Sri Lanka e il passaggio dello Stretto di Malacca, altro sensibilissimo 'chokepoint' dei traffici marittimi mondiali.
Gli attacchi alle petroliere sono avvenuti in una zona a 75 miglia marittime dalla cittadina portuale yemenita di Mukalla. La 33esima Flottiglia ha reagito all'SOS delle navi e ha messo in fuga i motoscafi degli attaccanti che erano equipaggiati con lanciarazzi e mitragliatrici. In un caso gli attaccanti erano a bordo di cinque motoscafi, nel secondo allarme solo quattro sono tornati 'alla carica'.
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