Otto Libici, due Ghanesi e tre Filippini sono stati uccisi con la gola tagliata (tranne un libico che é morto per ferite d'arma da fuoco) da ignoti assalitori nei pressi dell'impianto petrolifero di Mabrook, a Sud della cittadina di Sirte. La notizia é stata data da Abdelhakim Maazab, comandante della forza di protezione dell'impianto, che non é riuscita a proteggere le loro vite.
L'episodio che dimostra come il Caos stia diventando ormai una costante della vita in Libia e come il 'controllo' delle milizie di Fajr Libya sulla parte occidentale del paese non sia altro che una chimera dimostra quanto sensata sia stata la decisione della Total di ritirare dall'area il proprio personale quando il porto petrolifero di Es-Sider venne chiuso per i danni ricevuti nei combattimenti tra opposte fazioni.
Il centro di Sirte, una volta roccaforte del clan Gheddafi, é ora controllato da una milizia estremista dal nome Ansar al-Sharia. Non é chiaro quale gruppo abbia compiuto la strage di Mabrook, visto che non ci sono state rivendicazioni; potrebbe anche trattarsi di un 'casuale' episodio di brigantaggio.
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