Dopo Usa, Gb e Francia anche Germania, Italia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno completamente chiuso le proprie rappresentanze diplomatiche nella capitale yemenita Sanaa. Con questa mossa i più grandi covi di spie, centri di destabilizzazione e sostegno al terrorismo takfiro e wahabita hanno cessato le loro operazioni. Rimangono tuttavia ancora aperte le ambasciate della Turchia e del Qatar.
Accogliamo la notizia con soddisfazione; la fuga degli agenti imperialisti da un paese deve sempre venire incentivata. La mossa dello 'scapouma' segnala come i bari e imbroglioni Americani ed Europei, oltre ai loro lacché arabi, sono rimasti senza carte da giocare nell'ex-'Arabia Felix'.
Certo bisognerà tenera alta la guardia, in special modo contro le manovre del cosiddetto "inviato ONU" Jamal Benomar che sotto la scusa di cercare una 'soluzione negoziata' é stato ormai apertamente smascherato come diretto agente al soldo di Riyadh, attivamente impegnato a cercare di riportare in scena i vecchi fantocci sauditi Hadi e Bahah.
Senza offesa, ma chiamare "imperialista" un paese come l'Italia che è un colonia americana dal 1945, vicino alla bancarotta e con un sistema politico in totale decomposizione......mi sembra un po' una presa per il culo!
RispondiEliminaFederico
Certo non parlo di me e di te Federico, ma la classe dirigente italiana é una classe dirigente connivente con l'Imperialismo anglosionista...e pensare che una volta, pur sottoposta a pesanti servaggi, manteneva una sua certa autonomia e poteva 'permettersi' iniziative politiche anche molto audaci...
Elimina