Una presa di posizione ufficiale del Movimento di Resistenza Hamas, da parte del portavoce del Ministero degli Interni Iyad al-Bozum ha accusato formalmente uomini dei 'servizi' di Fatah, rientrati nella Striscia di Gaza dopo esserne stati cacciati ai tempi del fallito golpe del 2007, di essere dietro i misteriosi episodi di violenza (condotti principalmente con bombe piazzate su automobili) che nelle scorse settimane hanno aggiunto ulteriori preoccupazioni a quelle già grandi che accompagnano il quotidiano degli abitanti del ghetto costiero assediato dal regime ebraico.
Bozum ha inequivocamente accusato l'organizzazione di Abbas di "cercare di sfruttare le difficili condizioni che assillano la popolazione della Striscia dalla fine dell'ultima aggressione sionista per diffondere il Caos, la confusione e la paura con attentati, esplosioni e altri atti violenti" affermando che gli ideatori di questi atti "si trovano a Ramallah".
Bozum ha altresì affermato che una delle principali ragioni dietro questa campagna di destabilizzazione e terrore sia screditare Hamas facendo sorgere l'idea che il Movimento di Resistenza non controlli effettivamente la Striscia di Gaza e che sotto di esso proliferino gruppi ancora più estremisti legati all'ideologia takfira e all'ISIS.
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