"Abbiamo riaffermato il nostro forte e vincolante impegno a fornire assistenza tecnica e militare a Bagdad al fine di rafforzare la sua difesa contro la minaccia terrorista, di assicurare l'unità e l'integrità del suo territorio e la non-interferenza di forze ed agenzie esterne nella sua politica"; con queste parole il capo della diplomazia di Mosca, Sergei Lavrov, ha commentato il suo recente incontro col collega irakeno Ibrahim al-Jafaari, avvenuto ieri nella capitale russa.
Lo stesso ministro irakeno aveva poco prima pronunciato le seguenti parole: "Desidero ringraziare tutti voi per il sostegno che date all'Irak in molte aree, inclusa quella economica e quella diplomatica. Vorrei ringraziarvi per tutte le dichiarazioni di stima e sostegno nei nostri confronti che ultimamente abbiamo udito dalle vostre autorità, apprezziamo altamente simili ben ponderate manifestazioni".
Russia e Iran sono diventati i principali partner militari di Bagdad dopo che é divenuto chiaro a tutti come gli Usa non aspettavano altro che di potere tornare in forze con una presenza militare in Mesopotamia sull'onda dell' "Emergenza ISIS", che non avevano alcuna intenzione di prevenire o contrastare validamente.
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