Uno dei pochissimi aspetti positivi del regime di Saddam Hussein (forse uno degli unici) fu certamente il fatto che esso mantenne viva (probabilmente per motivi di aspirazione alla leadership del Mondo Arabo) la solidarietà nei confronti dei Palestinesi: espressa sia con mezzi politici e diplomatici, sia anche con misure pratiche come ad esempio la disponibilità ad accogliere profughi e rifugiati.
Adesso, mentre l'Irak é impegnato in una dura lotta di liberazione nazionale contro i mercenari bigotti e takfiri foraggiati da Arabia Saudita, Qatar e Turchia (regimi lacché dell'imperialismo americano e sionista), tuttavia le nuove autorità di Bagdad non si sono scordate dello storico legame con la Palestina e la sua causa e una sentenza della Corte Suprema Federale di Bagdad ha stabilito che tutti i Palestinesi che si trovino a vivere in Irak godano degli stessi diritti amministrativi dei nativi irakeni.
Ahmad Akel, ambasciatore dell'Anp a Bagdad, si è detto soddisfatto della misura, sottolineando come grazie ad essa le condizioni di vita dei Palestinesi residenti in Mesopotamia potranno notevolmente migliorare.
Io ho una notizia a dottore, il re saoudita, ha caricato il grande infame, traditore MONDIALE, minuscolo mashaal, lavorare con ikhvan yemenita per scludere ansarallah, :'(
RispondiEliminavv la vittoria
Il governo della Slovacchia, ha deciso che il paese fornirà munizioni all’esercito irakeno, per aiutare l'Iraq nella lotta contro l'Isis. A darne ufficialmente notizia e' stato il ministro della difesa, Martin Glvac, spiegando che la spedizione e' già pronta. Già nel’ottobre del 2014, il ministero della difesa della Slovacchia aveva annunciato anche l’invio di aiuti umanitari e di esperti per la formazione di militari irakeni, che saranno addestrati nello sminamento dei territori tornati sotto controllo il controllo del governo di Baghad.
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