sabato 17 settembre 2011

Un nuovo venerdì di lotta in Egitto, obiettivo Tantawi e il ritorno delle infami 'Leggi di Emergenza'!


Migliaia e migliaia di persone si sono riversate ieri in Piazza Tahrir per protestare contro la reintroduzione di alcune misure delle 'Leggi di Emergenza' che, abolite persino dal regime di Mubarak nel 2010, in un tardivo tentativo di recuperare popolarità, sono invece state riportate in vigore dalla Giunta del Maresciallo Tantawi in seguito all'attacco della folla infuriata contro la rappresentanza diplomatica sionista, avvenuto esattamente una settimana prima.

I dimostranti hanno agitato bandiere e cantato slogan contro le leggi d'emergenza in quello che é stato lo scenario delle più imponenti manifestazioni che a febbraio hanno portato alla caduta del regime autocratico del 'Faraone' filo-occidentale e filo-israeliano. L'Imam Gomaa Mohammed, nel suo sermone della preghiera di mezzogiorno ha ufficialmente domandato alle autorità transitorie di cancellare le decisioni prese e di porre fine ai processi militari contro i civili arrestati dalle forze di sicurezza durante gli eventi di gennaio e febbraio.

Lo scorso giovedì Amnesty International ha condannato il ritorno delle Leggi di Emergenza come "una grave erosione dei diritti umani", come espresso direttamente da Philip Luther, Vicedirettore dell'ONG per il Medio Oriente e il Nordafrica. Più passa il tempo e più sembra probabile una ripetizione delle rivolte di inizio anno, ma questa volta con obiettivo principale il Maresciallo Tantawi e i suoi colleghi, troppo compromessi col passato regime per poter guidare il paese verso una vera transizione democratica.
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