Morto Gheddafi e archiviato l'intervento (o interferenza) militare della NATO, la Nuova Libia ha nominato l'uomo d'affari Abdel Rahi al-Qib come Capo dell'Esecutivo provvisorio incaricato di portare il paese fuori dalla guerra civile e verso le prime elezioni democratiche della sua storia.
Il Neopremier é stato eletto ieri con volot pubblico dai membri dell'autonominato Consiglio Nazionale di Transizione, come riportato con enfasi dall'Agenzia stampa statunitense AP; é stata una votazione a maggioranza strettissima con Al-Qib nominato con appena 26 voti su 51, il minimo necessario. Ingegnere elettrico di formazione il Capo del Governo é uno sconosciuto sulla scena politica e molti osservatori ritengono che su di esso siano confluiti i voti controllati da diversi ex-dignitari di Gheddafi che ritengono preferibile non esporsi direttamente nella nuova amministrazione, per dare credibilità all'apparenza di un 'cambiamento radicale' rispetto ai giorni del Colonnello e della sua Jamarhiya.
Le elezioni comunque non appaiono dietro l'angolo, essendo state previste attorno al giugno del 2013, quindi oltre a venti mesi da adesso. Secondo le previsioni del Consiglio Nazionale ci vorranno otto mesi soltanto per effettuare il completo passaggio di poteri a un'assemblea eletta, "piedi di piombo" nella Nuova Libia dunque, forse necessari per cancellare accuratamente tutte le 'malefatte' di Jalil e compagni e lasciare intatte per il pubblico ludibrio solo quelle della famiglia Gheddafi e dei suoi fedeli?
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