Un venerdì di scontri durissimi a Manama, capitale della piccola isola di Bahrein, quello che si é avuto ieri subito dopo i funerali di Ali Hasan el-Dehi, settuagenario padre del Vicesegretario del partito Wafq (Hussein el-Dehi), raggruppamento politico della maggioranza sciita oppressa e tiranneggiata dalla corrotta dinastia sunni degli Al-Khalifa, messi al potere a inizio secolo dagli Inglesi, che così si assicurarono una base navale permanente da cui 'sorvegliare' il petrolio persiano (divenuto strategico quando la Marina di Sua Maestà decise di passare dal carbone alla nafta come combustibile per le sue navi).
L'anziano Ali, attaccato con brutalità inaudita dalle forze di polizia nella serata di mercoledì é stato portato cosciente, ancorché con visibili segni di percosse, in ospedale, ove, nella giornata successiva, le sue condizioni hanno avuto un brusco tracollo a causa di lesioni interne, che lo hanno portato alla morte. Il villaggio dove l'uomo viveva era stato teatro di scontri e manifestazioni per tutta la giornata; evidentemente, venendo a sapere che il padre di un noto oppositore viveva nei paraggi, i poliziotti di Casa Al-Khalifa hanno deciso di 'dargli una lezione', sperando così di intimidire la comunità sciita.
Nella giornata di ieri, coerentemente secondo le prescrizioni della fede musulmana, si sono tenute le esequie del defunto, che hanno raccolto un seguito di migliaia di persone: parenti e amici, membri del Wafq, sciiti, ma anche cittadini sunniti opposti al regime tirannico degli Al-Khalifa. Una volta conclusi i riti funebri i partecipanti si sono diretti verso l'iconica "Piazza delle Perle" (dove si ergeva il monumento ai pescatori di ostriche fatto abbattere dal Re spaventato dalla potenza dei simboli), dove si sono scontrati con poliziotti e militari armati di tutto punto che non hanno esitato a usare i mezzi blindati per affrontarli.
La determinazione del popolo del Bahrein, tuttavia, non sembra intaccata e il partito Wafq e gli altri componenti del fronte delle opposizioni hanno annunciato che continueranno la mobilitazione fino a quando non avranno raggiunto i loro obiettivi.
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