Riceviamo aggiornamenti rispetto al post precedente che ci dettagliano come praticamente tutto l'edificio dell'ambasciata israeliana del Cairo sia stato attaccato e semidistrutto dalla folla inferocita; l'ambasciatore sionista Yithzak Levanon, che dopo una prolungata assenza mascherata da "vacanza con la famiglia" era tornato alla sua sede proprio questa settimana ha dovuto rapidamente ri-prendere i bagagli in mano e venire scortato dalle forze di sicurezza egiziane all'aeroporto.
Ridicola e imbelle come al solito la 'reazione' dell'inquilino nero della Casa Bianca, tanto bravo a fare bei discorsi davanti a platee di dittatori ammaestrati (proprio al Cairo, in un 2009 che oggi sembra distante due decadi invece che due anni) quanto tentennante e inconcludente quando é messo di fronte a quelle crisi di politica estera che dovrebbero essere la prova suprema della "stoffa" di uno statista. Barack Obama ha telefonato al Maresciallo Tantawi raccomandandogli di 'rispettare la legge internazionale', scordandosi che la legge internazionale ha come fondamento la volontà dei popoli e se il popolo egiziano ha deciso di rompere definitivamente le relazioni diplomatiche con il regime ebraico non c'é Maresciallo o giunta militare che possa fargli cambiare idea.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento