Vecchi caccia F-5 dell'aviazione militare keniota hanno sganciato bombe a caduta libera presso Burdhubo, su quelle che credevano essere "Posizioni dei guerriglieri musulmani Al-Shabaab", 60 Km a Sud-Ovest della cittadina somala di Bardhere, nella Regione di Gedo, finendo invece per massacrare una trentina di abitanti civili della zona, secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali degli Al-Shabaab, riprese e confermate dalla tv iraniana in lingua inglese PressTV.
Il Governo keniota cerca di negare la strage e pretende di avere colpito un "obiettivo militare" ma questa volta a smentirlo non sono soltanto i guerriglieri musulmani (che potrebbero avere le loro ragioni a nascondere le loro perdite e invece denunciare morti di civili) ma persino il portavoce del Governo di Mogadiscio nella zona! Infatti il Governo del Presidente Sheik Sharif Sheik Ahmed, che pure lotta contro gli Al-Shabaab per riguadagnare il controllo del territorio é fortemente contrario alle ingerenze keniote in Somalia, alla presenza di truppe di Nairobi sul suo territorio e, ovviamente, agli attacchi e bombardamenti lanciati "a casaccio" che puntualmente si trasformano in stragi di civili.
Ma ovviamente, nel perverso mondo dell'imperialismo colonialista occidentale la voce del legittimo Governo somalo conta poco paragonata al sostegno che Usa, Israele e la Francia filosionista dell'oriundo Sarkozy tributano al Kenya, consentendogli di fare il bello e il cattivo tempo in casa d'altri con la comoda scusa della "lotta al terrorismo"; intanto le donne e i bambini somali continuano a crepare a dozzine sotto i raffinati missili 'hellfire' dei droni di Obanga, Bresidende della Gasa Bianga, oppure sotto le meno 'avanzate' bombe non guidate dei jet di Nairobi.
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