Avevamo lasciato Abdallah al-Hashem di Giordania impegnato a fronteggiare la montante marea di proteste che scuotevano sempre più nel profondo il suo reame, relitto di un'epoca passata, espressione di equilibri tra gruppi tribali che nel 21esimo secolo significano ormai molto poco, assediato da una crisi economica che nel più piccolo e povero dei paesi arabi vuol dire prezzi fuori controllo per i più semplici beni di prima necessità e una corruzione sempre più rampante nel settore pubblico.
Di fronte a queste emergenze Re Abdallah, non un'aquila e certamente a disagio di fronte alle folle in rivolta (essendo abituato a pavoneggiarsi nelle sue ridicole uniformi faux-britannique davanti agli obiettivi dei rotocalchi insieme alla moglie-trofeo Rania), reagisce coattivamente sempre nello stesso modo, sciogliendo un Governo dopo l'altro e convocandone al posto uno nuovo che ovviamente, senza riforme radicali e coraggiose (che Sua Maestà non ha intenzione di concedere) non saprà che pesci pigliare e si avvierà entro pochi mesi a venire giubilato a sua volta.
L'ultimo sfortunato chiamato a occupare una poltrona tanto scomoda si chiama Abdullah Ensour e vorrebbe, a suon di draconiane misure d'austerità, assicurarsi un prestito dai vampiri del Fondo Monetario Internazionale, con cui cercare di salvare la baracca...pessima ricetta che darà certamente un pessimo risultato!
Parole Sante, sig. Kahani, parole Sante... totalmente d'accordo.
RispondiEliminaOrmai i regni sunniti stanno scricchiolando uno dopo l'altro,sì reggono in piedi grazie ai prestiti dello zio sam(come faccia poi a trovare tutto quel danaro,vista la loro situazione interna......40 milioni di disoccupati!!!),comunque le parole dette dall'Ayatollah Sua Eccellenza Komeini anni or sono,riguardo ad una rivoluzione che avrebbe spazzato tutto il sudiciume vetero-colonialista si stanno avvicinando,spero presto,anche per porre fine alle sofferenze del popolo del Bahrein,della Siria,Arabia Saudita,proteste e rivolte sempre sostenute...ovviamente da coraggiosi militanti sciiti,che più delle volte pagano con la propia vita questo impegno per la libertà e l'auto determinazione,altro che si dica nei vari post di ieri sulla presenza sunnita in Libano e Siria e questioni di maggioranza e minoranza.....ok,sarà per un altra volya.
RispondiEliminaW L'ASSE DELLA RESISTENZA