Il Movimento per la Jihad islamica in Palestina ha reiterato, in un comunicato indirizzato a tutte le fazioni della Resistenza palestinese attive a Gaza e in Cisgiordania, il suo appello a mettere in opera numerose nuove operazioni di cattura di soldati sionisti, in maniera da poterne poi negoziare il rilascio a fronte della liberazione di dozzine, se non centinaia, di carcerati palestinesi.
Il dignitario della Jihad Islamica Ahmed al-Mudalal (foto sotto) ha replicato l'invito (già espresso a fine febbraio 2011) durante un raduno organizzato da studenti sostenitori del movimento in occasione dell'avvicinarsi della Giornata dei Prigionieri Palestinesi che cadrà domenica 17 aprile.
"La persecuzione carceraria, i maltrattementi, le torture, l'isolamento non piegheranno la determinazione degli eroi della Resistenza" é stato il messaggio di Mudalal, riferito agli oltre 7000 prigionieri che languono nelle carceri sioniste e ai 500 che sono in mano dei servili gendarmi di Fatah; fra questi oltre 136 hanno passato oltre 20 anni della loro vita in una cella, senza aver commesso crimine più grande del voler vedere rispettati e difesi i diritti inalienabili del proprio popolo e della propra nazione.
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