Senza nessun avvertimento, senza alcun segnale, le navi della marina sionazista hanno fatto partire colpi di cannoncino e raffiche di mitragliatrice contro i pescatori palestinesi, costringendoli a tagliare le reti e abbandonare il pescato pena il ferimento o l'uccisione di membri dell'equipaggio.
Questa ennesima aggressione dimostra la determinazione sionista ad affamare in ogni modo il ghetto di Gaza colpendo sistematicamente, con shylockiana crudeltà, quei lavoratori che provvedono a rifornire la Striscia di cibo non controllato da Israele.
Tuttavia nei termini dell'armistizio siglato tra Gaza e regime ebraico al termine della guerra di fine novembre 2012 era specificatamente indicato il permesso per gli equipaggi palestinesi di poter finalmente pescare fino a sei miglia nautiche dalla costa, dove si trovano i banchi di pesce più ricchi e numerosi.
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