Un'autobomba ad alto potenziale é esplosa nel quartiere bengasino di Al-Laithi causando sette morti tra i militari governativi che ormai controllano il capoluogo cirenaico; il bilancio del vigliacco attentato, che ha causato anche gravi danni materiali, é stato confermato in una dichiarazione del comandante militare della città, Fadl al-Hasi.
Se certo non c'é da rallegrarsi per un simile evento, quantomeno il fatto che gli islamisti di Fajr Libya sostenuti da Qatar e Turchia debbano ricorrere alle autobombe dimostra come, nell'Est del paese, non abbiano più la forza per mettere in piedi operazioni militari convenzionali, il che rafforza le affermazioni governative di aver preso il sopravvento nella zona.
All'Ovest intanto "niente di nuovo"; intorno alla località di Sirte continuano schermaglie e scaramucce tra Fajr Libya e l'ISIS che cercano di assicurarsi il primato tra le bande estremiste della Tripolitania: almeno cinque combattenti islamisti sarebbero stati uccisi dai tagliagole del 'Califfato' a un posto di blocco.
Il portavoce di Fajr Libya Khaled Abu Jizya non ha dato ulteriori dettagli.
SI AMMAZZASSERO TUTTI QUESTI TRADITORI
RispondiEliminaTommaso Baldi
dipende da chi "tradiscono"..per ora non si comprende nulla,salvo che ci sono un mucchio di armi in giro ( ho letto di 1 milione di armati su 7 milioni di abitanti!)e come dice il titolo sono " tutti contro tutti".
EliminaNon è una "buona" soluzione!
Qualcuno può darmi informazioni certe sul ruolo di Ahmad Gheddafi al-Dam nella attuale crisi libica? E di Saif al-Islam Gheddafi, che pare essere protetto dai suoi "carcerieri" di Zintan?
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