Il Leader Supremo della Repubblica Islamica, l'Ayatollah Ali Khamenei, ricevendo il Primo Ministro turco Recep Erdogan lo ha avvertito della "ferma e risoluta intenzione" di Teheran di sostenere la Siria contro ogni ipotesi di 'cambio di regime' attraverso ingerenze armate, sostegno al terrorismo o eventuali 'interventi esterni'; "La Repubblica Islamica sente il bisogno di difendere tanto il popolo quanto il Governo della Siria, per via del loro sincero e intenso sostegno alla Causa della Resistenza contro il regime sionista e l'arroganza degli imperialisti".
Il Leader ha anche severamente criticato l'atteggiamento occidentale verso gli Stati della regione, particolarmente quello praticato dagli Usa, i quali, pur riempendosi la bocca di parole come 'libertà' e 'democrazia', in realtà "Non riconoscono alcuna nazione o alcuno Stato come pari o come entità indipendente; essi vedono l'intero mondo come qualcosa da sfruttare e piegare ai loro egoistici desideri, sorprendendosi quando il mondo ha idee, opinioni o progetti diversi".
Elaborando questi concetti di fronte a Erdogan Khamenei ha enfatizzato l'importanza che le nazioni della regione prendano 'decisioni corrette' e non si rendano complici delle mire espansionistiche ed egemoniche delle potenze arroganti. E' stato evidente il sottotesto di dura critica alle recenti decisioni di politica estera di Erdogan che, dopo anni spesi a perseguire il miglioramento delle sue relazioni coi paesi arabi attraverso la politica degli 'Zero Problemi' e la penetrazione economica in Irak, si é lasciato trascinare da Obama nella palude del 'sostegno' all'insurrezione armata in Siria e ha recentemente accettato di ospitare su suolo turco un radar antimissile Usa.
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Recep Erdogan è davvero un tipo divertente!
RispondiEliminaSe si esibisse al circo di Mosca farebbe sicuramente ridere più dei clowns, ha infatti affermato che "potrebbe" smantellare il radar NATO nel caso in cui rappresentasse una minaccia per i vicini...
Meno divertente per i cittadini turchi sono i missili sicuramente puntati su siti radar e basi americani sul territorio turco sia dall'Iran che dalla Russia.
I nuovi "ottomani" con la loro ipocrita posizione sulla Siria non sono nemmeno stati invitati al summit di Bagdad, se continuano così altro che !ottomani"!
Si troveranno senza "mani" diplomatiche.
Forse se ne stanno rendendo conto e nonostante "l'ingrasso" Quatar-ilota di giornalisti e politici sono costretti ad una cauta retromarcia.
Ivan