Tre coraggiosi artificieri libanesi sono rimasti investiti dal prematuro scoppio dell'autobomba che stavano disinnescando vicino Wadi Ata nel Nordest del Paese dei Cedri, dove ancora si nascondono e tramano i takfiri sovvenzionati da Riyadh e da Doha.
Uno dei tre é morto immediatamente mentre gli altri due, meno gravemente feriti, sono stati portati d'urgenza al più vicino ospedale militare per ricevere le cure del caso.
Il martire, di cui cercheremo di dare nome e cognome il prima possibile, si é sacrificato perché quell'orrendo ordigno non scoppiasse come altri in una strada affollata, in mezzo alle donne e ai bambini, come di recente é successo a Beirut, specialmente nel quartiere sciita.
Il soldato dell'Armee ha dato la vita perché giovani come Maria Jawhari e Ali Bashir non dovessero perdere la propria! Onore a lui!
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