"A Dio piacendo, stanzieremo presto ingenti fondi per la ricostruzione di tutte le aree danneggiate e depresse dall'occupazione dell'ISIS; vi assicuro che Tikrit e l'intera provincia di Salahuddine saranno tra le prime a venirne beneficiate!" Con queste parole Haider Abadi ha sottolineato la sua passeggiata trionfale per le strade di Tikrit, dove é stato circondato da folla plaudente, grata per aver visto le forze nazionali rompere finalmente l'oppressivo giogo del 'califfato'.
Purtroppo mentre le truppe regolari e le milizie volontarie ripuliscono e pattugliano le aree recentemente liberate si scoprono anche le testimonianze dei terribili crimini dell'ISIS. Il Ministro dell'Interno Mohammed al-Ghaban ha confermato il ritrovamento di una fossa comune dove probabilmente sono stati interrati i resti di dozzine e dozzine di cadetti dell'Esercito catturati dai takfiri durante il breve periodo la scorsa estate quando arrivarono a controllare Campo Speicher (Una delle importanti aree riconquistate da cui é stato possibile lanciare la recente offensiva contro Tikrit).
"Questi ragazzi erano innocenti, amavano la loro patria e volevano vederla stabile e sicura. I codardi che li hanno uccisi sono oggi sconfitti, daremo la caccia ai loro complici ovunque si trovino...porteremo la pace e la sicurezza in tutto il paese, anche per questi ragazzi...", ha dichiarato il Ministro parlando coi media.
Intanto dall'ONU arrivano le congratulazioni di Jan Kubis, inviato speciale per l'Irak, che ha definito la riconquista di Tikrit e la sconfitta delle forze del 'Daash' "Una grande vittoria per tutto il popolo irakeno.
spero che la vittoria di Tikrit insegni agli Irakeni che è possibile distruggere il califfato ,occorre avere fiducia nell'esercito e farsi amici i sunniti irakeni,che è vero siano una minoranza,ma fanno parte del paese!
RispondiEliminaQuindi mantenere le promesse fatte a Tikrit ( che, come noto, è a maggioranza sunnita!).
Nessuno ha mai voluto escludere i sunniti da niente, tanto meno ghettizzarli e meno che mai perseguitarli (al contrario di quanto han fatto loro nei decenni in cui monopolizzavano il potere in Irak), i sunniti fanno parte della nazione irakena e saranno coinvolti nel suo futuro...con le garanzie e il rispetto che spettano a tutte le minoranze.
RispondiEliminaMavaffa..... l'ONU dove è quando ammazzano 62 bambini in Yemen .....
RispondiElimina