La buona sorte é cieca, ma la sfiga ha sempre undici decimi, lo deve avere pensato anche l'ex guardaspalle del rozzo predicatore takfiro Ahmad al-Assir, Ali Abdel Wahad, un trentenne di origine palestinese, quando, alle prime ore del mattino, nonostante la "cardata" che si era dato al barbone wahabita e ai capelli, é stato arrestato nell'Aeroporto Internazionale di Beirut prima che potesse salire su un volo per il Cairo.
Wahad aveva comprato un biglietto della Egypt Air per la Nigeria ma sembra chiaro che avesse intenzione di scendere in Egitto, la scelta della destinazione africana era una precauzione per evitare troppi controlli alla partenza, ma gli investigatori libanesi sapevano che l'aeromobile avrebbe fatto uno scalo tecnico al Cairo durante il quale evidentemente l'uomo sperava di scendere a terra.
Il predicatore estremista è scomparso dopo la sconfitta dei suoi seguaci negli scontri con l'Esercito Libanese; sembra ormai accertato che sia morto nella battaglia della Moschea di Bilal Rabban e che il suo cadavere sia rimasto consumato da un incendio.
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