sabato 14 luglio 2018

I miliziani curdi, capita la loro situazione insostenibile, trattano anche per la restituzione della Diga di Raqqa e della cittadina di Tabqa!

The Syrian Democratic Forces (SDF) are in talks with the Damascus government to deliver control of the main dam in Raqqa and the strategic town of al-Tabaqa in Northern Syria to government troops.
The Kurdish-language Hawar news quoted Chairman of Syria's Democratic Council Ilham Ahmed as saying on Saturday that at present, talks have been held between the Syrian government and the local councils in al-Tabaqa to return al-Tabaqa dam experts and personnel to run the dam.

He also confirmed negotiations between the two sides to deliver control of al-Tabaqa town to the Syrian government, adding that, "Negotiations are still the best option for us to resolve all problems with the Syrian government instead of military solution."

Ilham said that more negotiations are likely on other issues as well.


La 'curdaglia' dell'SDF sembra avere finalmente capito di non avere alcuna speranza di rimanere attaccata ai territori arabi e assiri che ha occupato mentre l'Esercito di Damasco distruggeva l'ISIS (e loro, ricordiamolo sempre, stavano col culo comodo o addirittura stringevano la mano ai tagliagole del 'califfato', come mostra questa foto).

Gli Usa non hanno nessun interesse a scatenare una guerra contro la Siria e in futuro abbandonerebbero i Curdi esattamente come hanno abbandonato i takfiri in Provincia di Daraa.

Quindi sono iniziati negoziati e trattative per restituire al Governo legittimo il controllo delle aree occupate dalla marmaglia dell'SDF / YPG.

Dopo avere restituito Nashweh (e iniziato trattative per Al-Shadadi) adesso contatti sarebbero in corso con le autorità statali anche per la restituzione della Diga di Raqqa e della cittadina di Tabqa.

Il quotidiano curdo Hawar ha pubblicato un articolo in cui si citano dichiarazioni in merito di tale Ilham Ahmed, che sarebbe Segretario del 'consiglio democratico siriano'.

Ahmed avrebbe detto che i Curdi sarebbero felici di "risolvere tutto con negoziati, invece che con azioni militari".

Certo, perchè i PESHMERDA, di fronte all'avanzata di una forza militare, sanno solamente cagarsi addosso e scappare!

3 commenti:

  1. Nulla è più disonorevole da parte dell'uomo, nell'approfittare di una situazione di difficoltà di un altro consimile. Questo vale per chi offre una somma di danaro, per acquistare un immobile pignorato, approfittare ed insinuarsi in una perdita: vedi lavoro, affetti, senno, o altro.
    Colui che agisce contro un altro essere umano, per interesse o tornaconto personale agisce in totale disonore, senza se e senza ma.
    Nessuna pietà ne sconto a coloro che in un momento di difficoltà estrema, nemmeno descrivibile, vedi il popolo Siriano, come un tumore in metastasi, questi cialtroni prezzolati predoni e briganti senza onore, hanno attaccato uno Stato Sovrano.
    Stato, con la "S" maiuscola, uno Stato democratico, rispettoso delle altrui opinioni e convincimenti religiosi, uno Stato sanissimo, la terra di Siria.
    Non credo in un qualunque Dio o rappresentazione dello stesso, ma sono fermamente convinta, che questa volta, questi predoni merdosi la pagheranno cara.
    Siano giudicati dalla storia.

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  2. Pare stiano trattando anche lo sfruttamento in comune dei pozzi di petrolio occupati da SDF (ovviamente in comune col governo Siriano), l'SDF non ha vita lunga, si va verso una federazione con la zona curda, unica soluzione per mantenere unità territoriale ed ulteriore spargimento di sangue

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  3. La Siria ed il popolo cosiddetto siriano sono creazioni artificiali delle potenze vincitrici della prima guerra mondiale, quindi non hanno un diritto naturale di esistere in quanto creati da un popolo, come potevano essere i germani, i franchi o i romani, per cui se i curdi non lo riconoscono come loro stato, hanno tutto il diritto a creare e uno per conto loro, quanto al fatto di essere vigliacchi, a parita' di armamenti sono riconosciuti come i migliori combattenti del mondo, certo se devi combattere con un fucile contro carri armati e aerei fai fatica, e i palestinesi lo sanno bene.

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